Non è raro assistere ad accese discussioni tra marchigiani riguardo a quale sia il miglior Verdicchio, se quello prodotto nella zona collinare di Jesi (AN) o quello di Matelica (MC).
Un po’ come succede con i sigari…
Sta di fatto che il Verdicchio è un altro vino tipico delle Marche, prodotto perlopiù a Jesi e Matelica.
Qual è il migliore? Francamente ho trovato ottimi prodotti sia da una parte che dall’altra, sono ottimi terroir che donano ottimi vini, ma tanto fa la cantina.
Ma cos’è il Verdicchio?
Il Verdicchio è un vitigno a bacca bianca il cui nome deriva dal colore delle bacche, che hanno sfumature verdastre. Recenti studi hanno confermato la sua identità col Trebbiano di Soave e il Trebbiano di Lugana, cosa che ha fatto nascere l’ipotesi che il Verdicchio sia stato introdotto nelle Marche da viticoltori veronesi attorno al 1400. Oggi il Verdicchio si è diffuso anche in altre regioni vicine come Umbria e Abruzzo, ma il vitigno tende a perdere nerbo quando coltivato fuori dal terroir di origine, proprio come talvolta succede al tabacco.
Com’è il Verdicchio?
Il Verdicchio ha un colore giallo intenso e scuro. Alla beva è un vino fresco, con un buona sapidità e una grande complessità aromatica con note di frutta fresca, mandorle e sentori vegetali.
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Fontevecchia di CasalFarneto è un ottimo prodotto che esprime al meglio le caratteristiche tipiche del vitigno.
Ha un colore paglierino con riflessi verdi. Al naso dona aromi fruttati e floreali molto intensi.
Bevendolo, ha un sapidità molto sviluppata e perfettamente equilibrata con aromi di frutta esotica, mela e mandorlo.
Come abbinarlo?
Il Verdicchio si sposa bene con antipasti caldi o freddi, ma anche con piatti di carni bianche. Si comporta un po’ come un buon vino rosso vestito di bianco.
Se lo si vuol bere fumando, consiglio sigari caraibici con una buona struttura aromatica e una lunga persistenza, ma vanno bene anche toscani amabili, purché fumati alla maremmana per prolungare l’esperienza.