cenere sigaro

Si può riaccendere una seconda volta il sigaro?

Questa è una domanda che spesso ci viene posta e alla quale vedremo di fornire una risposta di buon senso, piuttosto che tecnica.
Già, perché spiegare il perché e il come un sigaro può degradarsi o meno più resta spento non è poi così utile: basta sottolineare che questo avviene.

Qualsiasi sigaro, una volta spento, inizia, per così dire, a degradare: può volerci un tempo variabile, può bastare qualche minuto o possono volerci ore, ma, prima o poi, immancabilmente, avrà un gustaccio alla riaccensione.

E allora? Si può riaccendere?
Beh, nessuno lo vieta, ma si sappia che la fumata potrà essere compromessa. Dopo quanto tempo? Questo dipende. Diciamo che, in linea di massima, è raro che un sigaro si rovini dopo pochi istanti. Per dare un’indicazione generica, finché il sigaro è tiepido al limitare del braciere, si può riaccendere senza patemi, magari avendo cura di soffiare per qualche secondo, anziché inspirare, appena acceso.
Se il sigaro è ormai freddo, si può provare, magari dopo aver rimosso un paio di millimetri di materiale semicombusto, ma, se la resa è pessima, non c’è nulla che si possa fare.

Cerchiamo di ritagliarci il nostro tempo per una fumata senza intoppi, magari prediligendo formati più piccoli se temiamo di doverci interrompere.

 

Foto di Ulrike Leone da Pixabay