“Ai neofiti si consiglia di iniziare con una vitola come la Mareva e con una forza leggera”.
Con questa frase un po’ “tranchant” e che lascia poco spazio a dubbi, il corso di Academia Habanos tratta la scelta di un sigaro cubano per i neofiti. Un’affermazione come vedremo di buon senso, ma che allo stesso tempo nasconde sicuramente una complessità maggiore e che, comunque, necessità di qualche chiarimento in più sui criteri da prendere in esame per giungere ad una simile conclusione… o perlomeno una qualunque conclusione.
Capitolo 1: la forza
La forza di un sigaro si può intendere sia in termini di quantità di nicotina sia a livello di intensità di aromi e sapori.
Non è questa la sede per addentrarsi nel tema, ma le due cose non sono da confondere. Per semplificare un po’, i due concetti di forza nicotinica e “de sabor” dipendono dalla composizione del mix della provenienza delle foglie dal piano fogliare della pianta di tabacco. Foglie più in alto, più nicotina e più “fortaleza”, foglie più in basso, gusti, aromi, combustibilità e fortaleza via via a scendere. Per dirla metaforicamente la forza nicotinica è l’autostrada, quella gustativo-aromatica il traffico. Devono avere un senso nel loro complesso: serve una strada ampia per molto traffico e, d’altro canto, poche macchine su una strada spaziosa sono un po’ desolanti; ma le combinazioni nell’arte dell’equilibrio di colui che progetta il sigaro, il Maestro Ligador, sono infinite e toccano anche molti altri aspetti come, ad esempio, la vitola o l’invecchiamento.
Habanos s.a, la società che distribuisce i sigari cubani in tutto il mondo, classifica le proprie Marche anche secondo un criterio di “fortaleza”, più nicotinico che gustativo, ma ricordate la metafora: spesso il confine è sottile. Ogni sigaro all’interno della Marca teoricamente dovrebbe rispettarne la fortaleza, anche se poi non sempre è così. Celebre è (soprattutto era) il caso del Romeo y Julieta Cazadores, un sigaro molto forte all’interno di una Marca classificata come media.
Detto ciò, quali sono i pro e i contro di cominciare con un sigaro di forza leggera?
Se ci riferiamo alla forza nicotinica è chiaro: se non siete abituati al tabacco da sigaro, non riceverete una botta di nicotina, a maggior ragione se non avete proprio mai fumato. Ci sono però dei dipende, perché è importante anche capire da che mondo provenite: se siete degli abituali fumatori di kentucky e cominciate con un cubano leggero, magari non sentite nulla: il vostro palato è settato su livelli di forza per cui vi sembrerà di fare bolle di sapone; se invece siete consumatori di sigarette e quindi già in qualche modo avvezzi al fumo, il consiglio potrebbe avere di nuovo senso: aumentando un po’ la carica nicotinica, avrete in un certo senso un appiglio in un terreno nuovo ma della stessa materia (più o meno, dai…). Vi devono però anche dire di non aspirare….
Guardando alla forza gustativa e se vogliamo anche un po’ aromatica il discorso cambia: qualunque cosa forte è più facile da percepire di una più “eterea”, sottile, cerebrale. Cominciare con sapori pieni e aromi altrettanto “nitidi” può sicuramente aiutare il neofita. Io ad esempio ho fatto così, per caso non certo per scelta…. essendo un neofita neppure guidato: sono partito dai Bolivar, ho retto la botta nicotinica e ho goduto da subito di un corpo e di un fumo pieno, della terra e della spezia tipiche della Marca e più facili da sentire e capire.
Momento autopromozionale: Per comprendere meglio i termini corretti e la degustazione del sigaro consigliamo il corso Italian Tobacco Academy.
Capitolo 2: la Mareva
Cos’è una Mareva? La Mareva è un formato. Il formato di un sigaro è dato dalla lunghezza (il “largo”) e dal diametro (il “cepo”). La combinazione dei due è “la vitola de galera”, la “dimensione di fabbrica”, da non confondersi con la “vitola de salida”, il nome commerciale del sigaro. A Cuba, tutte le vitola de galera hanno lo stesso largo e lo stesso cepo, ma ogni Marca, e volte anche la stessa Marca, possono avere più sigari dello stesso formato, ma con una vitola de salida differente. Questo perché…sono sigari differenti, con gusti e aromi diversi, anche se delle stesse dimensioni. La Mareva è un sigaro che a Cuba misura 129 mm di lunghezza per 42 di diametro (42/64 di pollice): un sigaro considerato di piccolo formato. In pratica vi si dice: cominciate con un sigaro piccolo. Il perché del suggerimento è abbastanza intuitivo: se non siete abituati, poi vi stancate (altro “problema” tipico di chi comincia con i sigari in generale); e poi: se non siete abituati, sigaro lungo uguale troppo tabacco uguale troppa nicotina, coerentemente con il punto precedente relativo alla forza.
Ma a cosa “serve” la lunghezza di un sigaro? a tante cose, ma soprattutto a dargli modo di evolvere. Il puro cubano si differenzia spesso dai suoi simili caraibici per la sua straordinaria capacità di evoluzione, cioè di partire in un modo, continuare in un altro e chiudere magari in maniera ancora diversa. Non a caso la sua degustazione viene effettuata per terzi. Continuando con la metafora autostradale… per evolvere c’è bisogno di spazio e se è corto ne avrà di meno. Un sigaro lungo in questo senso è potenzialmente più complesso: per un neofita sarà più difficile stare dietro ai suoi cambiamenti aromatici…. ma nel caso ci riuscisse, fumando corto si precluderebbe anche una delle sorprese più belle di un Habano: l’evoluzione.
Come detto la vitola de galera è composta oltre che dalla lunghezza anche dal diametro, il “cepo”.
La teoria classica stabilisce che un habano grosso da un fumo più corposo e freddo e brucia più lento, con maggiore concentrazione di aromi e sapori. Di sicuro, a parità di condizioni, è più facile da tenere acceso, per via della grandezza del braciere. Un calibro fino è più difficile: il fumo si concentra e va gestito. Lasciamo stare i formati come i figurados (le piramidi, i salomones, quelli a punta insomma, sicuramente più per esperti). Ormai un cepo 42 possiamo tranquillamente annoverarlo tra quelli piccoli vista la crescita costante di sigari di formati sempre più importanti: per le ragioni di cui sopra, oggi consiglierei di cominciare con qualcosa di un po’ più grosso di un Mareva, vista la disponibilità.
Ma suggerendo una Mareva l’Academia Habanos ci suggerisce anche un’altra cosa. La Mareva, o Petit Corona, è una vitola presente in molte Marche, anche se oggi a dire il vero un po’ meno di ieri. Per cui, tradotto: provate un formato che trovate facilmente e in molte Marche diverse, così pian piano le provate tutte e capite le differenze tra una e l’altra, a prescindere dalle dimensioni del sigaro. Un bell’esercizio.
Capitolo 3: conclusioni
Se siete dei neofiti di sigari cubani, vi suggerisco innanzitutto di chiedervi da quale background provenite. A questo punto, potrete valutare con che grado di “fortaleza” cominciare. Sul sito di Habanos trovate la classificazione di tutte le Marche secondo questa dimensione. Scegliete un calibro discretamente grande: sarà un caso, ma oggi sono molto in voga e sempre più disponibili anche su sigari relativamente corti offrendo quindi una buona “confrontabilità” tra i vari brand. La combinazione cepo grosso e sigaro non troppo lungo offre una fumata meccanicamente più facile e intensa e in un tempo mediamente limitato, consentendovi quindi di reggere eventualmente anche più nicotina se lo riterrete opportuno. Quando ve la sentirete, allungate pian piano il sigaro, magari riducendo anche un po’ il cepo, e accettate la sfida dell’evoluzione nel vero tempio della complessità cubana.
Alcuni esempi, anche con un occhio al prezzo, delle Marche globali e quindi più facilmente reperibili. Come vedete, alcune vitolas de galera sono ricorrenti.
fortaleza leggera: Hoyo de Monterrey Petit Robusto (50X102)
fortaleza medio leggera: H. Upmann Half Corona (44X90)
fortaleza media: Romeo y Julieta Cedro de Luxe n.3 (42X129); Petit Churchills (50X102)
fortaleza medio forte: Montecristo No.4 (42X129); Montecristo Media Corona (44X90); Montecristo Petit Edmundo (52X110).
fortaleza fuerte: Partagas Short (42X110); Partagas Serie D. No.5 (50X110)- Partagas Serie Serie D No.6 (50X90).
Sperando di esservi stato utile, vi saluto.
Buone fumate ed alla prossima!
Foto di Mohd Jon Ramlan, J V su Unsplash