E’ noto a tutti che gli indiani d’America fumavano il famoso calumet della pace e che esso rappresentava il simbolo di un rito per loro molto importante. Si sa, infatti, che per questo popolo la dimensione spirituale è sempre stata presente e costituisce parte integrante delle esperienze del quotidiano.
Però, se ognuno di noi considera queste conoscenze ormai acquisite, quasi scontate, pochissimi sono a conoscenza del significato fondamentale del tabacco bruciato da questa pipa sacra e della bella leggenda che rende palese l’importanza del rito ad esso legato.
E’ vero che ovunque nel mondo il fumo ha ed ha sempre avuto un risvolto culturale, ma negli indiani questo aspetto è molto più marcato perché si attribuisce ad esso una valenza simbolica, che afferisce addirittura alla pace dell’anima e alla trascendenza di cui è parte ogni singolo individuo.
La leggenda secondo la quale questo antichissimo popolo scopre la pipa sacra ha ovviamente un carattere magico.
Si racconta, infatti, che il grande spirito Wakan Tanka inviò sulla terra la dea Whope nella quale si imbatterono un giorno due guerrieri mentre erano a caccia di bisonti. Si trattava di una donna bellissima che disse loro: «Io appartengo al popolo del bisonte. Sono stata mandata su questa terra per parlare con il vostro popolo. Voi adesso dovrete compiere una missione molto importante. Dovete andare dal vostro capo e dirgli di costruire una tenda la cui porta deve guardare a est. Sul posto d’onore dovrà cospargere della salvia e dietro la buca per il fuoco dovrà sistemare un teschio di bisonte. All’alba arriverò al villaggio».
In quel momento uno dei due giovani colto da un raptus tentò di sedurre la bellissima donna, ma ella lo incenerì. L’altro, invece, tornò al villaggio e raccontò l’accaduto.
Tutto fu predisposto secondo quanto era stato richiesto dalla dea Whope che puntuale all’alba fece la sua apparizione al villaggio accolta da una grande folla.
Portava un cannello nella mano destra ed un fornello rosso da pipa nella sinistra.
Entrò nel tipì e sedutasi al posto d’onore disse che il grande spirito era molto contento dei Sioux, che li considerava fedeli e riverenti e che, pertanto, erano stati prescelti per ricevere la pipa che lei aveva portato per il bene di tutta l’umanità.
Questa pipa era il simbolo della pace. Fumarla avrebbe significato compiere un gesto di buona fede e, quindi, sarebbe stata usata sia tra uomini sia tra nazioni. Essa doveva essere utilizzata anche per tutte le preghiere e le benedizioni di ogni giorno. Detto ciò insegnò al capo come usare la pipa e come averne cura. Rimase al villaggio quattro giorni e prima di partire accese la pipa, la offrì al cielo, alla terra, ai quattro venti, ne fumò una boccata e poi la passò al capo. Infine, uscì dalla tenda mentre tutto il villaggio era lì a guardarla, cominciò ad allontanarsi e tutti videro chiaramente la bellissima donna trasformarsi in un vitello bianco di bisonte.