OLTRE IL FUMO
Viaggio nel mondo del tabacco per sigari
Questo libro, quasi un piccolo trattato, è destinato a coloro che vogliono approfondire e conoscere il prodotto sigaro. Il fumare, come e se, non di più del mangiare dovrebbe suscitare in noi un interesse particolare, perché conoscere come un prodotto viene realizzato e quali sono gli elementi che lo compongono e quali sono i rischi è essenziale per decidere se «farsi del male o del bene consapevolmente».
Il libro, frutto di esperienze decennali dell’autore Giuseppe D’Amore vissute nel mondo del tabacco, più che fornire una semplice descrizione del ciclo lavorativo del sigaro, va «oltre il fumo», ponendo particolare attenzione alle tecniche colturali del tabacco e ai fenomeni fisico-chimici che si possono verificare se non si rispettano alcune fasi del «disciplinare » stabilito per i sigari naturali. Nel corso della trattazione sono analizzate le interazioni che avvengono tra vegetali, insetti parassiti e ausiliari. Basti dire che quando il bruco del tabacco, il Manduca sexta, si ciba una foglia di Nicotiana attenuata, grazie alla miscela derivata dal «furano mercaptano» (volatile dell’erba lacerata) e dalla saliva del bruco masticatore, la pianta fa intervenire in aiuto un predatore parassita, il Geocoris, che accorre in meno di un’ora. Secondo il ricercatore Baldwin, che opera da anni nel deserto americano, questo caso dimostra che esiste un continuo bilanciamento tra la biodiversità e l’ambiente circostante e gli esseri viventi, perché il bruco avrebbe potuto modificare la secrezione salivare, ma con il rischio di subire un più devastante attacco batterico…
Interessanti sono anche le pagine in cui è analizzata la differenza tra i fumatori di sigari toscani e quelli di sigarette, consistente nel fatto che i primi non inalano il fumo e quindi l’atto di fumare (frutto di un compromesso tra tre tipi di processi mentali: consapevole, emozionale e inconscio) non viene automatizzato, mentre nei secondi un accostamento automatico al fumo innesca un atteggiamento ottimistico, che falsa l’entità dei rischi legati al numero delle sigarette fumate. I rischi sono causati dall’aumento di dopamina, un neurotrasmettitore mediatore principale di scambio dei segnali nel circuito della gratificazione, che rende i fumatori incapaci di valutare in modo critico le gravi conseguenze per la salute. Le problematiche degli argomenti trattati sono frutto delle esperienze vissute direttamente nel mondo del tabacco da Giuseppe D’Amore, impiegato per anni ai Monopoli di Stato, corroborate dalle recenti ricerche di farmacocinetica e farmacodinamica dell’alcaloide Nicotina all’interno del corpo umano. A causare la vituperata dipendenza in un fumatore è lo stereoisomero S-Nicotina, al quale si possono associare due comportamenti apparentemente contrastanti, come la tolleranza e la sensibilizzazione al fumo e al mezzo con cui viene prodotto. Vale la pena sottolineare che l’abitudine di tenere tra le labbra il sigaro dovrebbe essere un vezzo da evitare, perché il contatto diretto del tabacco con le mucose orali origina un metabolita intermedio nocivo per la vescica urinaria.
Un altro aspetto da mettere in rilievo è che con la combustione gli additivi, gli aromatizzanti e gli edulcoranti subiscono significative modificazioni fisico-chimiche, che invece di lenire la dipendenza da nicotina potrebbero addirittura potenziarla.
Un libro che come dice l’autore nasce con la speranza che il lettore possa ricavare una maggiore consapevolezza dei piaceri e dei rischi legati al fumo e li tenga presenti nella giusta misura ogni volta che si accinge all’accensione di un sigaro…
Un libro certamente tecnico ma di indubbio interesse e il cui approccio tecnico-scientifico al delicato argomento fumo lo rende quasi indispensabile per chi hai il «vizio/piacere» del fumo.
Giuseppe D’Amore
Oltre il fumo
Marlin Editore
22,00 euro, pagg. 448
Articolo pubblicato su “La voce del Tabaccaio“