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Lavorare a contatto con il Kentucky, viverne e scoprirne tutte le peculiarità, amarne la generosa natura.
E’ da queste premesse che prende forma Oltre il Fumo, libro in cui Giuseppe D’Amore, direttore della manifattura di Cava dei Tirreni per lunghissimo tempo, ha condensato il sapere acquisito in trent’anni di esperienza.

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Foto durante le prove di tiraggio dei sigari con l’apparecchio “filtrona” effettuate da D’amore Giuseppe qualifica ufficiale: “direttore” di produzione “sigari”. Sede: Manifattura Tabacchi di Cava de’ Tirreni.

Che l’Autore sia anche l’artefice della miscela del Garibaldi, uno dei Toscani più amati dagli appassionati dello stortignacciolo, è forse noto a pochi. Del Garibaldi come degli altri Toscani però, al pari di un padre premuroso, egli ha vissuto e seguito tutte le trasformazioni del ciclo produttivo susseguitesi nel corso degli ultimi decenni, e dei molti cambiamenti intervenuti è stato a un tempo testimone ed attore. La vicenda professionale ed umana dell’Autore è dunque ricca di ricordi ed episodi che costituiscono certamente un importante capitolo della storia e dell’evoluzione del sigaro Toscano. Come quando il grande scrittore  Mario Soldati gli reinviò, indignato, i Garibaldi per lui selezionati in base al cosiddetto “diritto di cernita”, che egli aveva sempre ricevuti sfusi e che invece quella volta gli erano pervenuti nelle nuove scatolette di cartone. Benché Giuseppe D’amore li avesse infatti personalmente scelti per lo scrittore, la legge ormai gli impediva che fossero consegnati sfusi al destinatario.

Il libro fornisce però una chiave di lettura assai più articolata, frutto di uno studio approfondito su tutto ciò che ruota attorno al mondo del fumo e del Toscano in particolare.

Si tratta in effetti di un modo nuovo di scandagliare tale complessa realtà, dove accanto al rigore scientifico utilizzato nella trattazione dei numerosi argomenti emerge il sentimento di autentica passione che lega l’Autore allo straordinario mondo del fumo lento. Una passione che egli non ha certo vissuto da spettatore ma che ha assaporato in ogni sua sfumatura.

Oltre il Fumo costituisce una ricchissima fonte di informazioni e non mancherà di stupire gli appassionati per il livello di approfondimento e la semplicità con cui l’Autore riesce ad illustrare anche gli aspetti meno noti e più complessi del mondo del fumo, come i recenti studi di farmacocinetica riguardanti l’alcaloide della nicotina e gli articolati meccanismi che sottendono alla percezione degli aromi e dei sapori.

Si tratta senza dubbio di un’opera destinata ad arricchire la cultura dei fumatori e che contribuisce a rendere meno labile il confine tra ciò che può compromettere la nostra salute e ciò che solleva lo spirito e ci reca benessere. Come un buon sigaro sa fare.

di Giuseppe Elefante

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Dipinto della facciata principale della manifattura di Cava de’ Tirreni sita in viale Crispi realizzato dal pittore cavese Alfredo d’Amico

Dalla terza di copertina 

L’Autore

Giuseppe D’Amore è nato a Cava de’ Tirreni nel 1945. A vent’anni, dopo una breve parentesi nell’azienda telefonica nazionale, ha vinto il concorso nell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, entrando così in contatto con il mondo del tabacco, prima a Torino e poi nella città natale, dove – interrotti gli studi universitari di Informatica – ha fatto carriera fino ad assumere la carica di Direttore di produzione. In questo ruolo nel 1982 ha avuto il privilegio di selezionare, presso la Manifattura di Cava de’ Tirreni, i tabacchi per l’approntamento del sigaro «Toscano Garibaldi», destinato al mercato americano (proprio per questo recava una fascia tricolore sugli astucci) e particolarmente apprezzato dallo scrittore Mario Soldati.

Dal 2003 al 2007 è stato assegnato al Centro Ricerche Agrarie dell’Istituto Centrale per la Tabacchicoltura di Scafati. Ha collaborato con articoli sui sigari e sul modo migliore di gustarne il fumo alle riviste specializzate «Il Tabacco» e «Il Tabaccaio». Suoi interventi sugli ortaggi e la loro importanza nella dieta mediterranea sono apparsi in due supplementi del quotidiano «Il Sole 24 Ore».