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Mimmo Provenzano è un bravo pipe-maker che fino allo scorso anno era poco conosciuto ma in poco tempo è diventato un nome importante nel panorama degli artigiani italiani che lavorano la radica per realizzare pipe.
L’avevo già intervistato 2 anni fa ma ho ritenuto utile proporgli un’altra intervista per farci raccontare come ha avuto successo in così poco tempo.

Ciao Mimmo!
Grazie per la disponibilità!
Due anni fa ti intervistai che eri in una situazione tra essere un hobbista e un professionista del settore. Ora sei a tutti gli effetti un Professionista! Cosa è successo? Che incontro hai fatto?

Ciao Daniele e grazie a te per la nuova opportunità che mi dai. È successo che mi sono messo a lavorare con spirito costruttivo, mettendoci volontà e tutto il mio impegno e alla fine sono stato premiato… ho incontrato Mario Lubinski che ha creduto in me.

L’incontro con Mario Lubinski è stato sicuramente importante.
Cosa significa lavorare per la sua storica azienda e come è cambiato il lavoro per te? Cosa vuole un distributore da un artigiano?

Beh lavorare con Mario Lubinski è fantastico e ancora oggi, quando vado a trovarlo mensilmente per portare le mie pipe, non mi sembra vero… far parte di quel mondo meraviglioso fatto di marchi famosi e prestigiosi nell’ambito del lento fumo mondiale.
Il mio lavoro è cambiato radicalmente, nel senso che mi viene richiesto di essere fantasioso ma allo stesso tempo, per rispondere alla domanda di mercato, devo anche essere veloce, produttivo e preciso! Cosa assolutamente non facile da coniugare e soprattutto da mettere in pratica.

pipa-mimmo-provenzano-1Anche se il tuo lavoro è dettato dalle indicazioni di Lubinski, ti senti comunque libero di poter esprimere la tua arte o segui le richieste che ti vengono date?
Quali shape prediligi ora?

Mario Lubinski mi lascia molto libero nelle mie scelte e di tanto in tanto, si limita soltanto a darmi qualche indicazione strategica di mercato forte della sua conoscenza ed esperienza maturata in tanti anni di attività in questo campo, tutto qua. I miei shapes preferiti sono le forme danesoidi semicurve o curve  dove riesco ad esprimere il massimo di me stesso. Come dico a chi mi conosce “sono pipe che sento mie”.

La tua produzione come è cambiata? In numeri di realizzazioni?
Bella domanda Daniele, sono passato da 100/120 a 900/1000 l’anno , un gran salto che richiede sacrificio, volontà e tante tante ore di lavoro.

La scelta della radica. Come scegli il legno?
Hai scorte di placche di radica da far stagionare o lavori subito quello che ti viene consegnato?
Quanto deve essere stagionata la radica prima di essere lavorata?

La scelta della radica è fondamentale ed è il primo passo per la buona riuscita di una pipa. Fondamentalmente uso placche fiammate alternando di tanto in tanto con abbozzi cross-grain. La stagionatura della radica è basilare ed in questo sono molto agevolato dal clima caldo-mite del mio Salento. Avevo già in cambusa un certo quantitativo di radica stagionata che ho provveduto subito a rimpinguare ed ampliare facendo una bella scorta da far ruotare mensilmente e questo è stata una bella botta a livello economico.
Secondo me la radica può essere lavorata tranquillamente dopo almeno un anno di stagionatura.

pipa-mimmo-provenzano-3Come ti vedi tra qualche anno?
Che sogni hai e che prospettive rincorri?

Mah non saprei… oddio già ho la barba bianca e pochi capelli, ma mi vedo bene.
Vorrei affermarmi in questo campo ed offrire ai miei clienti delle pipe fatte bene e che fumino bene… non nascondo però il mio obiettivo che è di raggiungere l’high grade.

Un saluto ai nostri lettori di GustoTabacco!
Ciao a tutti e… “hasta la victoria siempre”