Riporto integralmente l’articolo di Simone Fazio pubblicato su CigarEvents, perchè credo che meriti il massimo della visibilità.

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Avrebbe dovuto chiamarsi “Ponente“, il sigaro realizzato dal Consorzio Tabacchicoltori Montegrappa, in collaborazione con il cigar club Apuano, progetto per il quale, chi vi scrive ha guidato due panel di degustazione per la decisione della miscela, come è avvenuto due anni fa per il sigaro “Apuano”, realizzato da CTS. La notizia risale a più di 15 giorni fa, ma ne scrivo solamente ora, perchè ho dovuto lasciare sedimentare alcuni sentimenti di delusione e anche di rabbia, dovuti al naufragare di questo progetto. Ho tentato di mettere da parte la questione personale, del resto non credo che la decisione sia stata presa per penalizzare specificamente il gruppo, quanto piuttosto, forse, il leader dell’apuano, e altri membri che per altro nemmeno hanno preso parte attiva nello sviluppo del progetto. Ma analizziamo i fatti nel dettaglio: Questo progetto nasce più di un anno fa, con l’idea di produrre un sigaro a miscela Nostrano del Brenta-Caraibico, e più o meno 12 mesi fa, nel mese di agosto 2016, si fa la prima degustazione di blend a Bassano del Grappa. Da 4 miscele iniziali, sono state portate avanti per un secondo test (avvenuto nell’autunno scorso) 3 miscele, tra cui una burley-nostrano, una nicaragua-nostrano e una
brasile-nostrano, nel frattempo si è parlato di moduli (la decisione finale è caduta su un sigaro simile a una long panatela) e di packaging, di cui vedete alcune foto nell’articolo, con una confezione assolutamente innovativa, studiata ad hoc per questo progetto. Insomma, un’idea che si è concretizzata pian piano, con l’impegno di tanti amici che si sono spostati in lungo e in largo per l’italia, ivi inclusi i manager del Consorzio NdB, nelle persone di Massimo Zerbo e Giuseppe Zuccolo, che hanno dimostrato impegno, passione e professionalità nel supportare e concretizzare il progetto.

Tutto questo, fino a quando il progetto non è finito in discussione con un partner di NdB (secondo quanto dichiarato dall’azienda), che gestisce per conto di Nostrano anche la distribuzione del prodotto, e che leggendo i listini AAMS per depositari autorizzati, non è difficile individuare. Per altro, da consumatore, non è la prima volta che trovo anomalie nella distribuzione di prodotti Nostrano, ovviamente non posso, ne voglio, sindacare le dinamiche decisionali, che sono tra aziende private e non competono a chi vi scrive, tuttavia, sapendo ad esempio che il Clandestino in confezione speciale era pronto dopo l’estate scorsa, mi avrebbe fatto piacere vederlo sugli scaffali dei tabaccai sotto le festività natalizie, per poterlo regalare (e potermelo autoregalare), piuttosto che in un periodo indefinito tra febbraio e marzo dell’anno successivo… il fatto che a natale un altro prodotto, del “partner” di cui sopra abbia inondato gli scaffali dei tabaccai, magari è una semplice coincidenza, che però da consumatore non ho potuto fare a meno di notare.

Ma torniamo al progetto “Ponente”, e alla discussione NdB-azienda partner: sta di fatto che dopo questa discussione il progetto è stato fermato, ad un passo dall’entrata in produzione effettiva del sigaro, gettando al vento mesi di lavoro dell’azienda, e giorni spesi da diversi appassionati in tutta italia, inclusi spostamenti a proprie spese e quant’altro.

Interroghiamoci ora sui motivi di tale scelta, che Nostrano non ha potuto spiegare nel dettaglio, ne era tenuta a farlo:

Si tratta di una questione economica? forse, ma come è stato fatto per l’apuano con CTS, l’approccio anche quest’anno è stato quello di riconoscere all’azienda il giusto guadagno dal progetto, non erano stati discussi con l’azienda limiti di prezzo, ne sarebbero stati fatti giochi al ribasso, l’obiettivo era un prodotto innovativo e di qualità, non un prodotto cheap.

Si tratta di una valutazione di potenzialità di mercato? se si, sicuramente non sono stati presi in considerazione diversi fattori, ivi inclusi i dati di vendita del primo prodotto creato dai consumatori in collaborazione con l’apuano, le cui scorte sono state esaurite nel giro di due mesi. In questa valutazione non si può non tenere conto della risonanza mediatica del gruppo apuano stesso, che volenti o nolenti è il più attivo e partecipato di Facebook sul tema sigari, e dell’impatto di questo blog che ha partecipato in prima linea al progetto e che avrebbe ovviamente fatto da ulteriore, importante cassa di risonanza. in tutto questo va messa anche in conto una rete vendita infinitamente più ampia di quella che aveva CTS al lancio del primo apuano.

Si tratta del contrasto tra Il leader e alcuni membri di Apuano, verso l’azienda partner di NdB? conoscendo certi retroscena è una ulteriore ipotesi che non può non venire in mente. Decisione, per carità, legittima, ma permettetemi di dire, ancora una volta scarsamente lungimirante e dalla visione ristretta, rispetto all’ampiezza del problema.

Non sindachiamo i motivi di attrito tra “l’azienda partner” e Apuano, che pure esistono ma che sono circoscritti a un numero ristretto di persone, (è impensabile che in un gruppo di più di 4 mila iscritti, tutti siano allineati nel pensiero critico verso un marchio specifico di grandissima diffusione, e infatti anche chi vi scrive fuma regolarmente prodotti di quella azienda), ne sindachiamo se una eventuale decisione influenzata più dal partenariato con il gruppo sia stata presa a scopo “punitivo” (il che suonerebbe un po come l’approccio dei famosi caporali di Totò) oppure a scopo di non dare visibilità a qualcuno che si ritiene “ostile”. In entrambi i casi infatti, non si è tenuto conto del pubblico molto più ampio che si è andati a colpire, fatto da appassionati al di fuori delle logiche di contrasto, da una azienda (Nostrano) che ci ha messo a sua volta passione e dedizione, e da persone che hanno speso nel loro piccolo tempo, sottratto alle proprie famiglie, e soldi, per incontrarsi, e concretizzare un sogno, che in ogni caso sarebbe stato unico sul mercato e nella storia del sigaro italiano. Non da ultimi, due importanti canali di divulgazione che NON sono collegati ad Apuano, quali questo blog (coinvolto con tutti e 3 gli Admin) e Fabio, Alias Douglas Mortimer, coinvolto in qualità di youtuber attivo nel mondo del sigaro.

Nonostante siano passati giorni, devo dire che l’amarezza per il progetto naufragato è ancora tanta, ma fa anche da molla per un nuovo progetto, già in discussione con altre aziende. Certo è che, almeno per quanto mi riguarda, non cambierò approccio nei confronti di nessuno, continuando a fumare sia prodotti Nostrano che come avete avuto modo di leggere in queste pagine ritengo di ottima qualità, sia prodotti dell’azienda partner, per quello che, dell’ampia gamma offerta, incontra i miei gusti, anche perchè lo sciopero del consumatore, si fa nel merito non per rappresaglia.