Avete presente il mio motto? “…per molti la vera difficoltà è trovare il momento giusto: io non aspetto, me lo creo” oggi vi parlerò di uno di quei momenti creati appositamente per affrontare al meglio la giornata lavorativa: la pausa pranzo.
Per chi lavora in ufficio, spesso, i pasti sono frugali, riscaldati, in altri casi il bar o la trattoria vicina ci forniscono pasti migliori, tra il caos degli altri tavoli. Niente di male in questo, fa parte della routine giornaliera. Ma a volte si può sfruttare il tempo di una pausa per rilassarsi un po’. Portare in ufficio una bella bottiglia di vino dal quale versarsi un calice e prepararsi un po’ di carne possono essere un’opzione. Sfruttando la piccola cucina allestita sono riuscito a godermi un pranzo piacevole per poi accendermi un sigaro veloce ma da non sottovalutare, il Palmas Extra di Hoyo De Monterrey.
Marca caratterizzata da una forza leggera ma che può regalare molte sorprese. Il Palmas Extra ha una vitola de galera chiamata Cremas le cui misure sono 40 sessantaquattresimi di pollice di diametro per 140 mm di lunghezza. La stessa vitola del Romeo N° 1 che siamo abituati a trovare in Tubo in molte tabaccherie. Purtroppo, però, del suo cugino Romeo condivide le misure, condivide anche il fatto che fino al 2002 erano fatti a macchina, ma a differenza del Romeo 1 non è così diffuso e facile da reperire. Peccato.
Il sigaro rientra tra quei calibri tanto amati dai fumatori di lungo corso. Quelli, cioè, caratterizzati da un cepo fino. Bestie sempre più rare come il Monte Carlos di Por Larrañaga che ha addirittura un diametro di 33 sessantaquattresimi di pollice.
Il sigaro si presenta ben costruito, con un riempimento ben proporzionato, una capa colorado dall’aspetto leggermente marezzato, al tatto ruvida ed opaca. Il cuño è ABO Settembre 2018; un periodo di 4 anni che hanno affinato questo manufatto al punto giusto. I sentori a crudo sono quelli del legno maturo, del buon tabacco ed una leggera nota balsamica, probabilmente frutto del contenitore in cui sono stati conservati. All’accensione il piccolo braciere sprigiona subito volute blu che arrivano al naso cariche di sentori di legno e frutta secca.
Il sigaro si conferma ben costruito, il tiraggio è agevole e la quantità di fumo che arriva in bocca è generosa. La cenere è compatta e molto chiara, un segno che indica sia la qualità della materia prima ma anche dell’ottimo affinamento.
Il Palmas Extra fa parte della famiglia dei corona che differisce di poco nelle misure (42 x 142); si tratta di sigari fumabili in un tempo breve 30-40 minuti, perfetti per una pausa rilassante prima di rientrare nel vortice del lavoro.
L’evoluzione del sigaro lo porta ad esprimere il meglio di sé verso la metà in cui sprigiona un discreto ventaglio aromatico che si completa di qualche nota tostata e di caffè per poi ritornare su un binario più concreto e semplice, dando sfogo ad una maggiore forza riducendo la quantità di aromi rendendoli più spigolosi.
Non è un sigaro che consiglierei a qualcuno alla sua prima fumata, ma è un sigaro che consiglierei come aperitivo, prima di cena o dopo una pausa pranzo settimanale. Un periodo di affinamento di 2-4 anni lo eleva alla sua massima espressione, ma non mi sentirei di consigliarlo per lunghi invecchiamenti (ma potrei essere smentito da chi ne possiede di più vecchi).
Buona pausa pranzo a tutti!
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