Non è insolito “parlar di fumo”, anche senza che ciò evochi necessariamente il piacere di un buon sigaro o quello di una sigaretta, così come assai diffusi sono tanti detti, motti e proverbi che si ispirano proprio al mondo del tabacco, “tradotto” in piccole e semplici “perle di saggezza”. Certo, in conseguenza della campagna antifumo, molte di queste massime popolari sono andate… “sfumando”, ma è comunque curioso rispolverarne un po’. “Una boccata di fumo e una di cantina fan bene la sera e la mattina”, recita un vecchio adagio, un sincero invito al buon bere e al buon fumare che richiama gli eccellenti abbinamenti di liquori e tabacco tanto amati dagli intenditori. E’ il caso dell’accostamento di un buon Toscano con una grappa morbida o, perché no, quello di un bicchiere di cherry con il fumo aromatico di pipa. E che dire poi dei detti evocativi il fascino e la seduzione che si accompagnano al fumo? Chissà quanti di noi hanno sentito sentenziare dai più anziani che “Il fumo va dietro ai belli” o che “Il fumo fa venire gli occhi belli”: le scene che tornano alla mente sono quelle dei film dei “telefoni bianchi” nei quali l’uomo con la bionda veniva considerato un bonario mascalzone, la donna con il suo elegante bocchino, una persona emancipata o una maliarda. Impossibile dimenticare Humphrey Bogart nel mitico film “Casablanca” con la sigaretta in bocca davanti all’innamoratissima Ingrid Bergman. Citando ancora detti molto conosciuti ricordiamo “Tutto fumo e niente arrosto”, “Il fumo dell’arrosto non riempie la pancia”, “Il fumo va all’aria e l’acqua alla valle”, tutti tesi a significare che a volte la sostanza è più importante della forma: per filosofeggiare, l’”essere” è sicuramente più significativo dell’apparire. Tanti anche i riferimenti al tabacco nella fraseologia: considerazioni positive per il grande commediografo Molière che elogiando il tabacco afferma: “Niente è uguale al tabacco, è la passione della gente a modo e chi vive senza tabacco non è degno di vivere”. Carlo Emilio Gadda, ispirandosi, in un suo romanzo, al detto popolare “Dietro il fumo vien la fiamma”, scrive: “Il fumare lo aiutava molto davanti alle donne, a cui il fumo piace, anche perché lo ritengono, e magari con ragione, un gradevole presagio dell’arrosto”. Ancora un altro narratore italiano, Carlo Levi, ci regala queste belle parole sul fumo: “In questa terra di lacrime, ci restano due piaceri: amare una bella donna e fumare un sigaro Toscano”. Tanta anche l’ironia, come quella, tutta britannica, di Winston Churchill, la cui passione per il sigaro era nota al mondo: memorabili le frecciate sul tabacco scambiate con il maresciallo Montgomery, vincitore di El Alamein. Di lui Churchill disse: “Imbattibile nella sconfitta, insopportabile nella vittoria”. Montgomery, dal canto suo, gli rimproverava i suoi vizi, dicendo: “Non bevo, non fumo e sono in forma al cento per cento”. Churchill ebbe modo di ribattere: “Io bevo e fumo e sono in forma al duecento per cento”. E l’acume non mancava certo all’amatissimo Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini il quale, appassionato fumatore di pipa, soleva dire: “Dai fumatori si può imparare la tolleranza. Mai un fumatore si è lamentato di un non fumatore”. Piccole lezioni, poi, dai numerosi proverbi ispirati al fumo. “I soldi mal guadagnati se ne vanno in fumo” mette in guardia contro i guadagni facili, i quali vengono spesi troppo velocemente e con poca responsabilità. E che dire di “Acqua, fumo e mala femmina cacciano la gente di casa”? Attenzione, perche la cattiva moglie, come l’acqua alla porta e gli incendi in casa, sono sinonimi di guai. Per concludere citiamo “Vada il fumo dove vuole andare”, cioè capiti quello che deve capitare. Ai fumatori allora non resta che abbandonarsi al destino, e nell’attesa, perché no, accendersi una buon sigaro.

 

Fonte: Tutto tabacco