Fumare sigari toscani vintage
Alla passione per i sigari, come a molte altre, è spesso correlata una certa inclinazione al collezionismo: molti fumatori, infatti, amano raccogliere testimonianze del passato e, talvolta, anche sigari vintage.
Alla passione per i sigari, come a molte altre, è spesso correlata una certa inclinazione al collezionismo: molti fumatori, infatti, amano raccogliere testimonianze del passato e, talvolta, anche sigari vintage.
Herbert Motzek fondò la sua manifattura (la più piccola del paese ancora in attività) nel 1975 a Kiel, nel nord della Germania, quasi in Danimarca.
Il Toscano Soldati del 2008 era un sigaro con una sua personalità e un’identità ben definita: pensato, si diceva, come versione deluxe del Garibaldi (che Mario Soldati, appunto, amava), si rivelava essere proprio questo. La nota dolente è sempre stata il prezzo troppo alto, allora come oggi.
L’Antico Toscano del 2008 era un sigaro che non scendeva a compromessi, amaro e forte come il buon Kentucky dev’essere, testimone di un tempo, appunto, antico e completamente diverso dal sigaretto scomposto che possiamo acquistare oggi in tabaccheria.
Che dire dell’Extravecchio del 2008?
Lo amavamo in tanti: a fronte di un costo solo di poco superiore a quello del Toscano Classico, questo sigaro donava una fumata assai più interessante.
C’era un volta, nell’Italia centrale, una piccola Repubblica anarchica.
Non vi erano carceri, non aveva esercito né organi di potere e la libertà dei suoi abitanti era sancita da un’unica norma scritta: Perpetua et Firma Libertas.
Il Toscano Classico era un sigaro semplice, onesto e molto versatile, adatto a ogni ora del giorno. Gli esemplari testati, vecchi di dieci anni, si sono rivelati un poco più rotondi di quanto non fossero all’epoca, ma la struttura organolettica è risultata intatta.
Nel corso dell’anno 2017, è stata rinvenuta una confezione di toscani assai datata: non appena la notizia è divenuta pubblica, è partita una ricerca di documentazione per saperne di più.
Il lavoro di ricostruzione storica è partito dall’esame dell’involucro: in base alle scritte presenti, si è tentato di collocare nel tempo la produzione.
Pur non essendo mai stato il mio preferito, dopo aver fumato questi esemplari, mi rendo conto di provarne nostalgia, visto che, da almeno due anni, il sigaro che ne porta il nome è irriconoscibile.
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