Domenica sono stato, insieme alla mia dolce metà, all’Expo Tecnocomm, fiera che si svolge ogni 2 anni a Bastia Umbra. Questa fiera tratta di tutto quello che riguarda il mondo Ho.Re.Ca. (Hotel, Restaurant & Caffè).
Girando per gli stand tra pizza, caffè, birre e vasche idromassaggio per spa, mi sono imbattuto nello stand di una torrefazione storica di Firenze.
Stand molto accattivante, ma una cosa in particolare mi ha colpito subito, il disegno stilizzato colore oro di un cinghiale.
Leggo l’etichetta e trovo la scritta Gin!
I miei occhi si sono illuminati ed ho chiesto un assaggio se era possibile… Dopo un minuto, soldi alla mano mi sono comprato la bottiglia 😂.
Andiamo a scoprire insieme questa piccola perla prodotta in Toscana.
Il Gin Peter in Florence è prodotto dalla distilleria omonima a Pelagro, sulle colline fiorentine. Nel Podere Castellare di Pelago nasce la prima distilleria italiana dedicata al 100% al gin. Qui danno la possibilità di vedere e cogliere le botaniche presenti intorno al casolare, formazione, degustazioni e, grazie ad un microdistillatore, creare il proprio gin.
Questo è il primo London Dry Gin prodotto quasi interamente con botaniche toscane, salvo eccezione per quelle botaniche che non si possono reperire in Italia.
Le botaniche ne sono 14, quasi tutte toscane, ed al centro oltre al ginepro, abbiamo l’iris, simbolo della città di Firenze. Oltre alla radice, i ragazzi di Peter in Florence, utilizzano anche i petali del giglio per enfatizzare la parte floreale. Possiamo trovare anche bergamotto (scorza), limone (scorza), rosa (bacche), lavanda (fiori), rosmarino (fiori), angelica (radice), coriandolo, mandorle amare, tutte prodotte da micro-produttori locali e bio. Per le botaniche non italiane abbiamo cassia cinese (corteccia), grani del Paradiso dell’Africa Occidentale e semi di cardamomo verde.
Il fiore all’occhiello di questa distilleria è l’alambicco. È la forma ridotta del Carterhead, utilizzato per produrre alcuni dei migliori gin al mondo. Ed è anche l’unico in Italia ad utilizzare l’infusione a vapore.
Tutto questo scrivere e rileggere mi ha messo sete… Andiamo ad assaggiare questo gin insieme.
Al naso si sente nettamente la parte agrumata data dal bergamotto e dal limone. Il ginepro si sente molto bene e si amalgama alla perfezione con gli altri ingredienti. Dietro si sente una bella nota fresca, quasi balsamica data dal rosmarino e dalla lavanda.
Alla bevuta, oltre agli agrumi e al ginepro, si può sentire la nota floreale del giglio e della rosa, che donano delicatezza al distillato e la nota balsamica del rosmarino con la lavanda. Una punta di amaro si fa strada, ma non è disturbante anzi… Dà quella spinta in più che rende accattivante questa eccellenza toscana ed italiana.
Pur avendo il 43% di volume alcoolometrico, l’alcool in bocca non si sente, sono amalgamati così bene gli ingredienti che fanno rimanere l’alcool nascosto.
Di ritorno, al naso e sul palato, persistono le note agrumate con i profumi della rosa e del giglio.
Questo gin si può bere liscio, con un bicchiere di acqua fredda vicino o si può usare per miscelare un Gin & Tonic con una Tonica di livello.
In conclusione, se cercate un prodotto che vi può far rimanere a bocca aperta, o se cercate un regalo perfetto per un amante dei gin aromatici e dei distillati che sorprendono, contattateli sul loro sito e non ve ne pentirete!
http://www.peterinflorence.com
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