venetia lab cover

Non è la prima volta che si parla di Venetia Lab qui su GustoTabacco. Abbiamo conosciuto il loro Brand Manager Luca Cadorin in occasione della prima edizione del Cigar & Tobacco Festival di San Giustino, correva l’anno 2017. Ci fu sin da subito chiaro che i loro prodotti, e in particolare i loro humidor, erano di un altro livello rispetto a quelli che mediamente si trovavano in commercio: a quei tempi erano ad esempio disponibili il SANTO in legno di quercia e il CASANOVA in legno di noce canaletto, con rivestimento in massello di cedro spagnolo. Essendo in legno massello, e non in compensato come la maggior parte di quelli in commercio, assolvevano alla loro funzione in modo più che egregio e, inoltre, erano e sono splendidi da vedere, giacché contemplare le venature naturali è ben diverso dal guardare superfici tinte e magari pure laccate. Già allora, però, c’era un altro oggetto del desiderio a suscitar le nostre brame: lo straordinario ABBOCADOR in bog oak (la cosiddetta “morta”), un semifossile di quercia dalle caratteristiche e dall’aspetto unico. Si trattava di un vero capolavoro, anche perché la lavorazione di quel materiale, peraltro piuttosto raro, è assai complessa.
Da allora molta acqua è scorsa sotto i ponti e son già passati sette anni, sette anni nel corso dei quali è successo davvero di tutto…
Gli artigiani di Venetia Lab, però, sono sempre lì e non hanno certo smesso di lavorare, anzi.

Continuano a produrre gli splendidi humidor in legno massello che in molti abbiamo imparato ad amare (chi scrive fuma solo toscani e ne ha tre in uso), talvolta con alcune variazioni. Il SAN MARCO, ad esempio, monta un’apertura elettronica a impronta digitale, mentre il CADORE resta fedele alla serratura a chiave. Entrambi possono servire se i vostri figli sono ancora giovani per fumare, o se vostra moglie svuota ma non riempie… Questi però sono piccoli dettagli aggiunti a prodotti già di per sé eccellenti. Più gustosi sono i nuovi portasigari in pelle cavallino, giacché donano una sensazione tattile peculiare e sono di certo durevoli, oltre che diversi dal solito.
Qualcuno potrebbe innamorarsene…

venetia lab humidor

Ci sono poi i nuovi tagliasigari in acciaio inossidabile, decisamente efficaci, ma di questi parleremo magari altrove.

Quello che ci interessa qui è il top della gamma, qualcosa che è degno di rivaleggiare col ricordo di quell’ABBOCADOR in bog oak…
Quando abbiamo visto la scritta REGIO X VENETIA ET HISTRIA in micro rilievo e intervallata da punti bronzei incastonati su una splendida lastra di marmo Nero Marquinia siamo rimasti davvero senza parole. L’idea di integrare il marmo in un humidor è a dir poco eccellente, un humidor che oltretutto è in legno Bocote, un’essenza pregiata usata per l’architettura di interni più raffinata e, tra l’altro, per i cruscotti delle Rolls Royce.
Veramente un oggetto splendido che trascende ampiamente il suo valore d’uso, già di per sé alto!

A questo pezzo eccezionale se ne affiancano altri due altrettanto unici: il primo è in legno di Tamo, un albero giapponese la cui raccolta è strettamente controllata, con placca in marmo Calacatta decorata con la figura di un samurai; il secondo è in Padouk, un’essenza africana, con su una placca di marmo Nero Marquinia, decorata con simboli a loro volta africani.
Ma il bello è che si possono richiedere humidor personalizzati, giocando sul materiale, sui colori e sulle decorazioni! Basta chiedere a loro, scrivendo a [email protected].
A completare la linea, poi, ci sono gli stupendi posacenere 20×20, naturalmente sempre in marmo! Si può scegliere tra il Port Saint Laurent, con le sue splendide venature dorate, e il Nero Marquinia, che gioca sui contrasti. Infine, non poteva di certo mancare un accendino da tavolo coordinato, in marmo Nero Marquinia o Grigio Orobico e legno Tamo o Padouk, con base in acciaio.
Venetia Lab ci ha così stupito un’altra volta, dimostrandoci che è ancora possibile innovare impiegando materiali di altissima qualità in un settore nel quale a volte si osa troppo poco.

venetia lab marmo

Il tabacco in tutte le sue forme mi accompagna sin da ragazzino: fumatore per vizio e per passione, coltivo una grande passione per la scrittura, la musica colta e la letteratura, ma anche per la birra, i whisky e tutto il resto.