Le pipe James Upshall.
The Tradition Continues…
Quando si pensa ai grandi marchi inglesi, probabilmente il primo che viene in mente è Dunhill, seguito quasi per certo da Charatan, magari Ferndown, Comoy’s o addirittura Barling. Di rado, purtroppo, si sente parlare delle pipe James Upshall: è proprio a queste ultime che dedicheremo il nostro articolo.
Cominciamo con un po’ di storia
Kenneth Barnes era stato Managing Director della Charatan fino all’acquisizione da parte di Dunhill, avvenuta nel 1978: in quell’anno decise di andarsene e fondare una sua azienda di pipe, la Tilshead Pipe Company. Il nome James Upshall, riservato ai pezzi piú pregiati, fu scelto in onore di James Archimedes Upshall, un suo antenato fumatore particolarmente pignolo e attento alla qualità. Barry Jones, l’altro grande protagonista di questa storia, lavorava alla Charatan sin dall’età di quindici anni: sotto la guida di Reuben Charatan, era diventato uno degli artigiani di punta dell’azienda e negli anni Sessanta e Settanta aveva creato alcune delle freehand più pregevoli.
Nel 1978, Jones accettò la proposta di Barnes e inizió a lavorare con lui: l’obiettivo dichiarato dei due era quello di produrre esclusivamente pipe lisce, puntando alla massima qualitá nel solco della tradizione inglese, da cui il motto dell’azienda, The Tradition Continues…
Nel 1981, Kenneth Barnes morì e alla guida dell’azienda subentrò il figlio, Kennedy, il quale imparò il mestiere direttamente da Jones, mostrandosi da subito piuttosto abile. Col tempo, Kennedy acquisì un suo stile, classico ed elegante, piuttosto diverso da quello di Barry, più estroso. Come fornitore di radica fu scelto lo stesso da cui acquistava Charatan, Otto Braun, console tedesco a Livorno, proprietario di diverse segherie in Italia e in Grecia: per le James Upshall fu sempre utilizzata radica greca particolarmente stagionata e proveniente da piante molto vecchie.
Il marchio divenne presto famoso e tra gli estimatori vanno senz’altro ricordati Re Hussein di Giordania, Anwar Sadat, Bing Crosby e Yul Brynner.
Al culmine del successo, le Upshall erano considerate le Rolls Royce delle Pipe.
Nel 1996, probabilmente anche a causa del calo del numero di fumatori, l’azienda si trovò in serie difficoltà economiche e fu acquisita da Mordechai Ezrati, un grande collezionista amante delle pipe Upshall che acquisì anche marchio e magazzino dello storico negozio londinese Astley’s, situato al 109 di Jermyn Street.
Le pipe James Upshall vengono tuttora prodotte e vendute in tutto il mondo, senza alcun calo qualitativo. Quest’anno, nel 2016, Mordechai Ezrati è mancato e alla guida dell’azienda gli sono subentrati la moglie Karen e il figlio Alexander, mentre le pipe sono sempre fabbricate dall’inossidabile Barry Jones.
Come poc’anzi accennato, la radica utilizzata è di provenienza greca: le pipe sono sempre piuttosto leggere, a dispetto delle dimensioni molto spesso generose. La lavorazione è effettuata rigorosamente a mano: di conseguenza, non si trovano due pipe identiche tra loro, anche se esiste uno shape chart.
Imbattersi nelle James Upshall presso le tabaccherie italiane è piuttosto difficile, ma se ne vedono spesso in vendita su Ebay (l’azienda ha un account ufficiale attraverso il quale vendono direttamente) e altrove.
Vediamo ora come riconoscere il periodo di produzione, anche se, a livello di cura del dettaglio e resa in fumata, le differenze sono irrilevanti.
Le prime pipe Upshall, denominate pregrading o preletter, sono quelle prodotte dal 1978 ai primissimi anni Ottanta, quando fu introdotto un sistema di grading. Sono riconoscibili in base ad alcune caratteristiche: il marchio “JAMES UPSHALL” è inscritto un rettangolo con angoli smussati e punzonato alla sinistra del cannello; la dicitura “TILSHEAD ENGLAND MADE BY HAND” è punzonata alla destra del cannello, mentre sul bocchino in ebanite il logo JU, di colore bianco o arancione e inscritto in un circolo, è alla sinistra del cannello. Sono assenti numeri e sigle legati al grading. A questo periodo risalgono anche le pipe marchiate DS (Designer Series): sono pezzi pregiati, piuttosto rari, per la qualità della radica o per le dimensioni generose.
Sulle pipe fabbricate nei primi anni Ottanta è ugualmente presente la dicitura “JAMES UPSHALL”, sempre inscritta in un rettangolo con angoli smussati, alla sinistra del cannello, così come la dicitura “TILSHEAD ENGLAND MADE BY HAND” alla destra del cannello, ma fanno la loro comparsa le sigle di grading, punzonate a sinistra del rettangolo. Inoltre, il logo si sposta sul top del bocchino. Rispetto alle pipe del periodo precedente, la punzonatura é effettuata con uno strumento diverso e risulta incisa in modo da lasciar intravedere chiaramente il colore originale della radica sottostante.
Le pipe fabricate dopo l’acquiszione di Ezrati (1996) presentano anche l’indicazione della dimensione. Sono stati introdotti i gruppi 3, 4, 5, 6 ed ExL (Extra Large): i numeri, però, non sono assimilabili ai gruppi Dunhill, bensì corrispondono all’altezza del fornello, espresso in centimetri. Compare inoltre la sigla FH, Free Hand.
Il grading si esprime attraverso nomi e lettere: l’esame va per gruppi omogenei di prezzo.
Il primo gruppo comprende le Tilshead, le Bark, le Sandblasted, le Natural Sandblasted e le Dress. Le Tilshead rappresentano il best buy della produzione Upshall. Sono pipe lisce, tinte pesantemente di marrone (Tilshead Tan) o rosso violaceo (Tilshead Plum): la radica presenta una o più imperfezioni e spesso sono ottime fiammate con un carboncino, un graffio o simili. Fino al 1996 non veniva punzonata l’indicazione della misura e il bocchino non riportava il logo, ma in seguito queste caratteristiche hanno fatto la loro comparsa. Sulla sinistra del cannello, si trova la dicitura “TILSHEAD ENGLAND”, mentre sulla destra la dicitura “MADE BY HAND”. Le pipe Bark e Sandblasted recano l’indicazione “JAMES UPSHALL – HAND MADE IN ENGLAND” a destra del cannello o sotto il cannello stesso: nelle pipe prodotte dopo il 1996 la misura e l’eventuale FH sono incisi a destra dell’indicazione. Le Bark sono rusticate nere con il rim liscio. Le Sandblasted, sabbiate, possono essere nere o nere e rosse in superficie con rim liscio. Le Natural Sandblasted sono sabbiate, ma non tinte e conservano il colore naturale della radica: per questo motive sono più costose. Le Dress, infine, sono pipe lisce con finitura nera e spesso montano vere di Leslie Wood.
Il secondo gruppo, denominato “ROOT QUALITY”, comprende pipe lisce con radiche che vanno dal semplice cross grain, all’occhio di pernice, allo straight grain: i prezzi salgono in proporzione alla qualità della radica e alle dimensioni. Si parte dalle “S-Grade” (lisce con una colorazione rosso mogano che lascia ben vedere la radica sottostante), per poi salire con le “A-Grade” (con colorazione castagno), per arrivare alle “P-Grade” (come sopra, con colorazione noce).
Il terzo gruppo, denominato “HIGH GRADES”, è fuori listino, nel senso che non è garantita una produzione costante; la qualità della radica va a salire, così come la rarità dei pezzi. Le colorazioni possono cambiare all’interno dello stesso grado, ma in genere si tratta di pipe chiare (miele o, al più, marrone scuro), sempre molto fiammate. In ordine crescente abbiamo “B-Grade”, “G-Grade”, “E-Grade”, “X-Grade”. Rarissime e costosissime le “XX-Grade”.
Le pipe appartenenti a questi tre gruppi possono essere marchiate altrimenti, se di dimensioni extra.
Le pipe dei primi due gruppi che presentano dimensioni eccezionali sono punzonate “EMPIRE SERIES”. Si tratta di pezzi molto rari e costosi e sono denominati, in ordine di prezzo e rarità crescente, “***ACCLAIM SANDBLAST”, “***ACCLAIM BARK”, “*** TRADITION S”, “*** TRADITION A”, “**** OLD ENGLAND P”.
Le pipe del gruppo “HIGH GRADES” che presentano dimensioni eccezionali sono denominate “UNIQUE”. Rarissime e costosissime, sono punzonate, sempre in ordine crescente, “*****EXECUTIVE B”, “******AMBASSADOR G”, “******EXCELSIOR E”.
In fumata le James Upshall, indipendentemente dal grading, sono sostanzialmente assimilabili alle Charatan, con punte di eccellenza. Sono pipe che donano fumate asciutte, piuttosto analitiche, ma moderatamente dolci, e soprattutto instancabili. Pur fumando bene sin da subito, danno il meglio di loro dopo un rodaggio piuttosto lungo, in alcuni casi lunghissimo (indicativamente, dopo una cinquantina di fumate, meglio se consecutive): s’intende che da nuove non sono di gusto cattivo, ma tendono ad appiattire il fumo, risultando quasi insapori, e talvolta possono risultare umide. Tuttavia, dopo un buon numero di cariche, doneranno immancabilmente fumate asciutte e gustose, esaltando ogni tabacco.
In definitiva, le James Upshall sono pipe eccellenti, relativamente poco note in Italia, ma che non dovrebbero mancare dalle rastrelliere dei fumatori piú esigenti.
Maurizio Capuano
Andrea Gravano
Mordechai Ezrati e Barry Jones
Alexander Ezrati & Dad Mordechai Ezrati