Quando all’estero si pensa a un sigaro, la prima tipologia che viene in mente a fumatori e non fumatori è quella più diffusa a livello globale, cioè quella caraibica. Tendenzialmente di formato parejo, realizzato con un ripieno long filler e avvolto da una sottofascia e da una seconda foglia di fascia bella e setosa. In Italia invece le cose stanno diversamente, non perché non venga in mente la tipologia di sigaro più diffusa, ma perché qui i sigari più fumati sono i nostri toscani tradizionali.
L’azienda produttrice di toscani più grande d’Italia, e dunque del mondo, è Manifatture Sigaro Toscano. Nata nel 2006, MST ha raccolto l’eredità di BAT che a sua volta aveva acquisito gli impianti produttivi che erano stati di ETI e, prima ancora, dei Monopoli di Stato. Chi volesse ripercorrere le fasi della privatizzazione può leggere “Rivista dei Sigari Nazionali“, ma non è di questo che vogliamo parlare ora. Il fatto è che oggi Manifatture Sigaro Toscano (MST), un’azienda che produce oltre 200 milioni di sigari, è presente in più di trenta paesi. È, in altre parole, un alfiere della cultura italiana nel mondo. Le altre due aziende che producono toscani in Italia, infatti, non hanno il medesimo respiro internazionale e malgrado esportino parte della propria produzione non possono competere coi numeri di MST.
Importanti acquisizioni figlie di una strategia di lungo periodo le hanno permesso di operare fuori Italia, come quella di Parodi Holding nel 2015, il passaggio più importante per operare nell’America del nord. I paesi che, almeno per ora, hanno apprezzato i nostri sigari di Kentucky Fire Cured sono USA, Est Europa, Spagna, Germania, Francia e Turchia.
Ma cosa si vende di più all’estero? Il Toscano più apprezzato è il Toscanello Rosso Caffè, proprio come qui da noi, e tra i naturali i più consumati ci sono l’Antico Toscano, il Toscano Classico e il Toscano Extravecchio.
Dal periodo post pandemia, cioè dal 2022, c’è stata una importante crescita dell’export di 12 milioni di Toscano, pari al 22% della produzione. Questa crescita è avvenuta in maniera graduale e strutturale in tutti i mercati esteri, guidata soprattutto dalla presenza di Toscano presso i Duty Free degli aeroporti più importanti.
All’interno dei Duty Free, inoltre, c’è la possibilità di trovare prodotti esclusivi come il Toscano Master Aged, Toscano Nobile e Toscano Taste of Italy.
A far conoscere il marchio Toscano, oltre ai prodotti, è stata la volontà di MST di far partecipare le sigaraie in questo progetto facendo vedere come si realizzano l’iconico sigaro. Naturalmente fanno parte della strategia di internazionalizzazione anche distributori e agenti diretti che portano avanti attività di promozione per far apprezzare sempre di più il sigaro che la maggior parte degli italiano fuma.
Per un paese come il nostro, sempre più vocato all’export, è una scelta senz’altro felice. D’altra parte, già nel 2019 l’Amministratore Delegato Stefano Mariotti aveva dichiarato che «oggi l’Italia rappresenta l’80% del nostro volume e del nostro fatturato, quindi mi aspetto che l’export rappresenti una fetta più grossa. Il sogno, la visione è di avere un export che rappresenti il 40% dei volumi totali di MST, e un Toscano molto forte negli Stati Uniti».
Il cammino appare dunque segnato.