Oggi sono con Maurizio Capuano e voi direte: che c’è di nuovo Daniele? Siete sempre insieme, pure a San Giustino! Però qualcosa di nuovo c’è, ed è per questo che ho deciso di trattarlo come un ospite e fargli alcune domande.
Ciao Mauri, come si sta dall’altra parte della barricata?
Bene dai, non è che ci sia poi questa grandissima differenza in fondo!
Sai già perché ti sto facendo questa intervista: è appena uscito il tuo terzo romanzo e non vorrei che trascurassi GustoTabacco! Insomma, tre romanzi in quattro anni, stai facendo sul serio…
Vai tranquillo che troverò sempre il tempo per te, per il tabacco e per gli amici che ci leggono! Lo sai che scrivere per me è un’esigenza, che si tratti di scrivere di tabacco o romanzi, anche se naturalmente sono due cose diverse…
E qual è la principale differenza secondo te? Anche per me scrivere è diventato più di un hobby, ma quando ho scritto Smoke & Play non mi sono distaccato completamente dal mio argomento preferito…
Sin da ragazzino ho sempre scritto molto. Da adolescente per un po’ ho persino girato con un quadernino sul quale, di tanto in tanto, scrivevo quel che mi veniva. Poi l’ho perso alla prima bevuta storta, ma questo è un altro discorso… Comunque sia durante gli anni di liceo ho coltivato questa mia inclinazione e all’università ho potuto perfezionarla. Però la vera svolta, per me, è stato l’avvento degli smartphone che mi hanno consentito di scrivere in mobilità. Sono sempre stato un po’ zingaro e avere la possibilità di scrivere sempre, in ogni luogo, è stato importantissimo. Ho scritto decine di racconti, che raramente ho reso pubblici, e, in seguito, qualche centinaio di contributi legati al mondo del tabacco. Ma questo lo sai già, pure a Home Blending, a Gusto Italiano e alla Rivista dei Sigari Nazionali ho lavorato in mobilità. Poi a un certo punto ho sentito l’esigenza di scrivere un romanzo, e l’ho fatto: Defrag è uscito nel 2019 e mi ha dato grandi soddisfazioni, così nel 2021 ho pubblicato il Posto del Passeggero e ora è il turno di Access Denied.
Cioè, davvero scrivi tutto con lo smartphone? Me l’avevi già detto ma credevo scherzassi!
Amico mio dovresti sapere che quando parlo di tabacco o scrittura io non scherzo mai!
Perché hai sempre pubblicato senza casa editrice? Io naturalmente lo so, visto che abbiamo pubblicato insieme diversi libri, ma i nostri amici lettori no…
Per quanto concerne i romanzi, non scrivo mai con l’idea di pubblicare. Mi limito a scrivere. Sono poi altri a spingermi a farlo, a volte gli editor cui mi rivolgo per un parere, altre volte amici scrittori come Mauro Fabi, che ringrazio pubblicamente per il supporto, i consigli e le critiche. Non ho nulla contro le case editrici e il mondo editoriale in genere, che peraltro non conosco, ma credo nella disintermediazione. Questa è una via che garantisce la mia libertà di scrivere quello che voglio e come voglio, senza filtri o censure. E poi in questo modo sia Defrag che Access Denied sono disponibili su tutti gli store, da Amazon a Mondadori, ma anche in migliaia di librerie fisiche su ordinazione. Non tutte le case editrici possono garantire una simile distribuzione. Solo il Posto del Passeggero è un’esclusiva Amazon e fa un po’ storia a sé anche in questo. Ma è un romanzo particolare, chi l’ha letto lo sa…
Per quanto riguarda la saggistica, invece, una buona casa editrice può essere fondamentale, ma nel mondo del tabacco non esistono editori specializzati su questo argomento e dunque tanto vale farsi dare una mano dagli amici operatori come abbiamo fatto con Home Blending. Trattandosi di una nicchia, quello del tabacco pregiato è un segmento che possiamo trattare molto meglio da soli.
Veniamo ad Access Denied. Di che parla? La quarta di copertina e la descrizione sugli store ci danno solo un’idea, ma non entrano nello specifico.
E pensi che lo farò adesso qui, facendo spoiler? Non ci penso nemmeno!
Vabbè, ma due parole in più puoi dirmele… Non lo dico a nessuno!
Diciamo che Access Denies è una storia di vita. Devi sapere che la scrittura è talvolta usata in psicoterapia come dispositivo diagnostico o terapeutico e il protagonista, Claudio, per qualche motivo si trova a dover ripercorrere la sua biografia stendendo una relazione di questo tipo. Il fatto è che questo scritto è datato 2097, quindi il protagonista sta scrivendo nel futuro…
Non puoi dirci altro? È un libro di fantascienza? Dove si trova YUN? Non è uno spoiler, è proprio citato in copertina!
Per sapere dove si trova YUN dovrai leggere il romanzo! Posso però senz’altro dirti che definire Access Denied non è stato semplice e, come sai, oggi per mettere in vendita un qualsiasi libro è utile incasellarlo in uno o più generi letterari. Ebbene, devo ringraziare l’area marketing di Youcanprint (l’azienda che si è occupata della pubblicazione) perché collocarlo non è stato facile. Dal canto mio, lasciando da parte le etichette, posso solo dire che Access Denied è un romanzo di formazione, ma per certi versi è anche un romanzo politico, nel senso più generale del termine. Parla della crescita del protagonista, certo, ma anche di libertà e giustizia, parla di sentimenti e conflitti, parla di noi e delle nostre contraddizioni, mostra un possibile esito delle scelte individuali e collettive, ma soprattutto parla della ricerca della felicità, ovunque essa si trovi, fosse anche su YUN.
Va bene, ho capito che non ti sbottoni e quindi lascio perdere… Tanto già so che sarà un romanzo politicamente correttissimo…
Certo! Lo sai quanto ci tengo al politicamente corretto! Infatti metterà tutti d’accordo, nel senso che c’è il serio rischio che si incazzino tutti, ma proprio tutti.
Va bene, allora vedrò di leggerlo al più presto… Gli altri due mi hanno colpito, di sicuro lo farà anche questo.
Spero non ti abbiano colpito sotto la cintura! Anche se questo è totalmente diverso dagli altri due, posso senz’altro dirti che alcuni vecchi nodi verranno al pettine… Non aggiungo altro se non che uno dei miei beta reader mi ha scritto che l’ha trovato “politicamente scorretto, lucidamente precursore di quello che sarà, malinconico”. Mi pare una descrizione calzante.
E dimmi, come vedi il panorama attuale per quanto riguarda i sigari toscani?
Ti rispondo come rispondo sui social, con un link.